Visite osteopatiche
Visite osteopatiche, a cosa serve e i suoi benefici!
Le Visite osteopatiche non possono prescindere da uno dei principali aspetti e peculiarità dell’osteopata; l’ascolto. Oltre a quello verbale, essenziale soprattutto nella prima fase della seduta dedicata all’anamnesi del paziente, l’osteopata lavora anche e soprattutto con la percezione tattile, con le mani, che è una specificità dell’approccio osteopatico, quella cioè di percepire con le mani i segnali del corpo.
In quanto osteopati bisogna dunque saper integrare l’anamnesi verbale con le informazioni palpatorie ricevute a seguito delle sue competenze tattili. È questo che rende unica l’azione dell’osteopata, soprattutto in un momento storico in cui la medicina ufficiale ha perso in maniera considerevole la capacità palpatoria.
Visite osteopatiche partono dalle mani.
L’esplorazione del paziente basata sulla palpazione avviene tramite metodi di esame obiettivo che permettono una valutazione soggettiva della qualità del tessuto. Il tutto in un contesto in cui un ruolo importante è ricoperto dalla comunicazione. tra terapeuta e paziente perché “chi tocca, viene toccato” e ad ogni atto palpatorio corrisponde una comunicazione, che avviene in gran parte a livello non verbale.
Un altro importante aspetto della seduta osteopatica è il concetto di potenziamento della salute; su cui lavora l’osteopata lavorando solo ed esclusivamente utilizzando le mani, senza avvalersi di alcun altro strumento. Ciò significa che pur non risolvendo in un solo incontro il problema, l’osteopata lavora efficacemente sul potenziamento della salute in generale. Il tutto a partire da una particolare prospettiva osteopatica nello spazio metapersonale.
L’osteopata durante una seduta osteopatica si domanda quali esperienze abbia fatto il corpo del suo paziente; che tipo di emozioni siano associate a queste esperienze, quali siano le convinzioni del paziente e quale atteggiamento abbia sviluppato. Il suo compito è quello di incoraggiarlo a fare esperienze migliori ed il “tocco” osteopatico è il mezzo per entrare in contatto con il corpo, le emozioni ed i pensieri del paziente.
Durante la visita osteopatica grazie all’asse ossitocinico la paura si riduce, il senso di benessere aumenta e la soglia del dolore si alza. Il trattamento osteopatico produce un effetto terapeutico anche sulla psiche.
Visite osteopatiche a cosa servono e cosa sono.
L’osteopatia consiste in una serie di tecniche manipolatorie finalizzate al ripristino di alcune specifiche funzionalità del corpo. L’assunto di base dell’osteopatia è quello secondo il quale la deformazione di alcuni settori scheletrici e la conseguente interferenza sui nervi e sui vasi sanguigni adiacenti siano causa della maggior parte delle malattie. Il ripristino delle capacità di autoguarigione del corpo viene consentito da una manipolazione di scheletro, muscoli e legamenti.
Il perno dottrinale dell’osteopatia è l’integrazione tra corpo, mente e spirito. Nello stato di salute, la struttura degli organi e la loro funzione sono strettamente correlate in equilibrio armonico, mentre in quello di malattia sussisterebbe una disarmonia tra le varie componenti. Ripristinando una normale mobilità mediante un’adeguata manipolazione dei distretti osteo muscolari ‘irregolari’, il corpo rinormalizzerebbe la circolazione sanguigna, riacquistando la capacità di guarire se stesso, specie se alla manipolazione si aggiungono correzioni delle abitudini alimentari, del comportamento e dello stile di vita. Detta così, appare un po’ ostica. Capiamo meglio come si svolge una visita osteopatica.